I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Fivizzano hanno arrestato, nella serata di ieri, un 36enne di Fivizzano eseguendo una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il giorno stesso dal G.I.P. del Tribunale di Massa su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Le accuse nei confronti dell’uomo, che ha problemi di natura psichiatrica, vanno dall’incendio al danneggiamento aggravato di beni privati e pubblici alla resistenza a pubblico ufficiale (nei confronti di carabinieri e personale del 118).
In particolare le indagini svolte dai carabinieri della stazione di Fivizzano con l’aiuto di quelli del nucleo operativo e radiomobile di Massa hanno permesso di ricostruire una sequela di gravi reati commessi dal mese di dicembre 2018 fino al 14 agosto di quest’anno.
La vicenda ha inizio a Fivizzano nella località Piano di Collecchia nella notte del 18 dicembre quando l’uomo, ritenendo arbitrariamente di essere stato leso in inesistenti diritti di proprietà, ha appiccato un incendio in una zona boschiva e ad un mulino per poi passare, successivamente, a dar fuoco a tre auto in sosta, tutte appartenenti ad alcuni vicini.
Dopo l’episodio l’uomo era stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio ma, una volta tornato in paese, fra i mesi di maggio ed agosto è tornato a colpire eseguendo una serie di danneggiamenti dell’impianto di irrigazione dei terreni della stessa zona. Anche in questo caso, ritenendo arbitrariamente che le condotte passassero su dei terreni di sua proprietà, ha tagliato più volte i tubi in pvc di proprietà dell’“Ente di bonifica Consorzio 1 Toscana Nord”, tanto da costringere i dipendenti dell’ente a sospendere l’erogazione del servizio per circa un mese ed a deviare il tragitto della condotta idrica.
Fra luglio ed agosto, poi, è tornato a danneggiare le autovetture in sosta parcheggiate nella zona; almeno 5 i casi accertati, per una situazione di vero e proprio terrore in tutta la frazione.
Nella serata del 14 agosto, infine, dopo aver danneggiato alcune auto e manifestato apertamente l’intenzione di commettere altri incendi, è stato bloccato dai militari dell’Arma della stazione di Fivizzano, avvisati dalla popolazione, e soccorso dal personale del 118; in questa circostanza il 36enne, per opporsi al trasporto in ambulanza, ha colpito un carabiniere prima di essere fermato con l’aiuto degli altri intervenuti e sottoposto nuovamente a trattamento sanitario obbligatorio.
Gli abitanti del posto, ormai spaventati dall’excalation della vicenda, hanno inviato una serie di segnalazioni ai carabinieri ed a tutte le autorità locali e provinciali, interessando anche il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e chiedendo l’adozione di urgenti provvedimenti nei confronti del loro concittadino.
I carabinieri della compagnia di Massa, analizzando tutti gli episodi prima descritti, hanno raccolto una serie di elementi che inchiodavano l’uomo alle proprie responsabilità.
I risultati delle serrate ed approfondite indagini sono stati quindi comunicati alla Procura della Repubblica consentendo al P.M. titolare dell’inchiesta, dottor Alberto Dello Iacono, di avanzare una urgente e dettagliata richiesta di misura cautelare al G.I.P. dottoressa Marta Baldasseroni; il giudice, concordando con le risultanze investigative, ha quindi emesso il provvedimento restrittivo che è stato immediatamente eseguito dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Massa.
L’uomo, da ieri sera, si trova nel carcere di Massa.